domenica 29 aprile 2012

Una riflessione sulla Jahad o lotta interiore

Parlare di Jahad intesa: come lotta verso i non-musulmani, addirittura come guerra Santa, come giustificazione anche per atti di suicidio (kamikaze) corrisponde ad una lettura faziosa e falsa del Corano.

"Oh voi che credete, combattete i
miscredenti che vi stanno attorno" (Cor., IX, 123).


Questo versetto della Sura IX è l'origine dell'errore, (o meglio: della manipolazione del Sacro Corano, peccato ben più grave), ma chi ha letto  il Corano sa che Allah definisce  i cristiani ed Ebrei sempre come: "la gente del libro". 
Gli appartenenti alle altre religioni come "i politeisti". 
Per quale motivo in questo versetto la cosa dovrebbe essere diversa? 
per "miscredenti che vi stanno attorno" la Sacra scrittura intende i demoni e le tentazioni che circondano l'anima..., l'espressione "stanno attorno" maggiormente chiarifica il concetto di elementi a noi vicini che circondano l'individuo.
 Ogni musulmano in quanto uomo vive aspetti di miscredenza, la perfezione non è di questo mondo, quindi la lotta alle tentazioni è una lotta contro aspetti di se stessi, contro le miscredenze della propria anima.
Il Corano rispetta sempre "la gente del libro" e non la esclude nemmeno dall'accesso al paradiso, che si raggiunge solo con una vita retta, misericordiosa e giusta. 
Ognuno risponde ad Allah per le proprie azioni ed il proprio comportamento. 


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