sabato 21 luglio 2012

Unità delle religioni per il Cavaliere Omayyade

"Certo: quelli che hanno creduto, quelli che praticano l'ebraismo, i cristiani, i sabei, chiunque ha creduto in Dio e nel Giorno ultimo e compie opera buona, avranno la loro ricompensa presso il Signore. Per loro nessun timore, e non verranno afflitti." Cor. 2° - 62

Qui chiaramente il Sacro Corano indica quale deve essere l'atteggiamento del musulmano nei confronti delle altre religioni rivelate.
  Un Cavaliere del Califfato Omayyade Sufyani di Damasco quindi, non può come Musulmano che crede nel Sacro Corano correttamente interpretato, fare proprie le violenze, le divisioni, le lotte religiose, ma deve battersi e sostenere nella massima umiltà l'Unicità di Dio  la Sua benevolenza e Misericordia.
Non degli uomini dobbiamo essere timorati, ma di Dio.
 

venerdì 13 luglio 2012

La via della Pace

"E non disputate con le genti del Libro se non nel modo più cortese, eccetto con quelli di loro che agiscono ingiustamente, e dite: "Crediamo in ciò che è stato fatto scendere a noi e in ciò che è stato fatto scendere a voi; il Nostro [Dio] e il Vostro [Dio] sono uno. A Lui noi siamo sottomessi" Sacro Corano 29° 45.

 Per Noi Musulmani l'Islam è la rivelazione finale, la rivelazione di Mohammad (PeB su diLui) è l'ultima in ordine cronologico.
Le tre religioni Abramitiche sono una successiva all'altra in ordine temporale. 
Gesù è precedente al profeta Mohammad (PeB su di Lui) quindi dire che era Musulmano come lo intendiamo noi,  è impreciso (si può definire Musulmano in quanto come Profeta non poteva non essere a conoscenza della rivelazione che sarebbe avvenuta con Mohammad (PeB su diLui)).
Gesù nel Sacro Corano appartiene alla "gente del libro", 
la rivelazione di Allah trasmessa attraverso Mohammad (PeB su diLui) è l'ultima in ordine cronologico, ma è pertinente e, corollario finale, al cammino delle religioni Abramitiche.
Ovviamente come L'Ebraismo, manca della rivelazione di Gesù, così i Cristiani mancano della rivelazione di Mohammad... le tre religioni vanno viste come un cammino coerente un passaggio guidato direttamente da Allah.
 

Dire che l'Islam è l'unica religione è sbagliato, ma è certamente il completamento della rivelazione iniziata con Abramo.

L'emiro  ‛Abd al-Qāder (1807-1883) di Damasco così commenta il versetto 29°- 46 Cor. "Il nostro Dio, quello dei cristiani, degli Ebrei, dei Sabei e delle sette deviate, è Uno, come Egli ci ha insegnato,. Egli Si è manifestato a noi con una teofania differente da quella con cui Si è manifestato nella Sua rivelazione ai cristiani, agli ebrei ed alle altre confessioni. Di più: egli Si è manifestato alla stessa comunità di Maometto con teofanie molteplici e differenti, il che spiega come questa comunità, a sua volta, comprenda fino a settantatre sette differenti, entro ciascuna delle quali bisognerebbe ancora distinguere altre sette, pur esse varie e divergenti, come constata  chiunque ha familiarità con la teologia. Ora, tutto ciò nasce soltanto dalla diversità delle teofanie, che è funzione della molteplicità di coloro cui esse sono destinate e della diversità delle loro predisposizioni essenziali. Nonostante questa diversità, Colui che si epifanizza è Uno, senza mutamento dall'eternità senza inizio all'eternità senza fine"
 

Per l'islam l'unico punto di contestazione verso il Cristianesimo rimane il credere Gesù Dio e la santissima Trinità come un solo Dio, questi sono elementi aggiunti dalla Chiesa di Roma con dogmi successivi alla venuta di Gesù. 

Nei vangeli padre mio è tradotto dal greco con una interpretazione Padre, Signore, colui che ha creato. Queste sono i temi su cui si può creare un confronto, non ci possiamo fissare solamente a discutere di come gli uomini pieghino al proprio  conto ed interpretino le religioni.... 

"Le malvagità esistitono in tutte, a dividersi in fazioni contrapposte rigide sulle proprie posizioni non facciamo niente di costruttivo per "un miglior islam" come dici tu... e soprattutto per la pace nel mondo."

martedì 10 luglio 2012

Maryan (Maria madre di Gesù) parla a Medjugorie anche per i Musulmani?


I cavalieri del califfato Omayyade di Damasco hanno, fin dall'antichità (non avendo mai aderito alla rivoluzione nell'Islam portata dagli Abbassidi di Bagdad nel 750 d.c.) un'impostazione di fede attenta e rispettosa di tutte le religioni Abramitiche, tale impostazione nasce soprattutto nella lunga permanenza degli eredi Omayyadi sopravissuti in Andalusia dove hanno saputo per secoli (anche durante le crociate) mantenere un atteggiamento tollerante con le religioni dei regni di Castiglia e di Aragona.
Pur rimanendo fortemente consolidati nella fede Musulmana si sono storicamente impegnati a cercare nella comunione fra i credenti in Allah l'unica via praticabile per la pace nel mondo e l'accesso all'ultimo stadio di evoluzione della spiritualità umana prima del Giudizio Universale nell'attesa del ritorno sulla terra del profeta Gesù.

Certamente le apparizioni di Maryan (Maria madre di Gesù) a Medjugorie non possono non interrogare anche i Musulmani attenti, Medjugorie dista pochi Km da Mostar, la famosa cittadina sul fiume Neretva, simbolicamente la Neretva rappresenta la linea di confine tra l'Islam ed il Cristianesimo occidentale, confine deciso dalla storia con l'espansione ad occidente dell'Impero Ottomano.


Il famosissimo ponte di Mostar divide il quartiere Musulmano ad est della città dal quartiere Cristiano ad Ovest, e durante l'ultima guerra gli abitanti della città cercarono di preservarlo dalla distruzione con tutte le loro forze difendendo così, soprattutto l'unione e la fratellanza fra le due fedi monoteiste.
Il ponte, quindi, come simbolo di Unità e Pace fra le religioni. Maryan sceglie quindi di comunicare i Suoi messaggi (non i messaggi di Allah) nella città del ponte, Lei stessa diventa quindi ponte fra gli uomini e gli intimi di Allah.

Ogni volta che Zakariya entrava nel santuario trovava cibo presso di lei. Disse:- O Maryam, da dove proviene questo?-. Disse:- Da parte di Allah-. In verità Allah dà a chi vuole senza contare” (Sacro Corano, Sura ali-°Imran, 3:37)

Nel Santo Corano Maryan è poi classificata fra gli intimi di Allah con i Veritieri (siddiqah).
Come è stato notato nel 69° versetto del 4° capitolo del Santo Corano, si tratta di una categoria che giunge immediatamente dopo il livello dei profeti (as) e sopra i livelli dei “Testimoni” e della “Gente del Bene”.

Coloro che obbediscono ad Allah e al Suo messaggero saranno tra coloro che Allah ha colmato della Sua grazia: profeti, veritieri, testimoni e gente del bene. Che ottima compagnia!” (Sacro Corano, Sura an-Nisa’, 4:69)

Questa posizione fra i Veritieri ci fa porre maggior attenzione, quindi, alle parole di Maryan, sempre vere e sempre ispirate dalla fede integerrima in Allah dovuta al Suo stato di purezza, di verginità.
La nostra appartenenza al califfato quindi ci impone di non stracciare subito come “falsi” i messaggi di Medjugorie, senza almeno, cercare di “vedere” e di capire; i tempi, gli eventi, i luoghi sono un segno forte e non trascurabile, fatti che non possono non avere un collegamento fra loro, ma essere solamente il frutto di una coincidenza.

Analizzare i messaggi è d'obbligo anche per i fratelli Musulmani e sono tanti che ogni anno in sordina si recano in pellegrinaggio a Medjugorie. Non entrano certamente a pregare nella chiesa, ma camminano per i sentieri del monte Krizevac, indistinguibili dagli altri credenti, ma partecipi nella preghiera ad Allah.

Parole quelle di Maryan che con molta evidenza non portano nessuna novità teologica, nessun nuovo “dogma”, nessuna nuova rivelazione, non vanno, quindi, contro la verità Coranica del primato dell'ultima rivelazione che è quella del Profeta Mohammad (Pace e benedizioni su di Lui) , ma gridano con forza all'umanità intera che è necessario oggi più di ieri, la preghiera, il digiuno, la fede in Allah, il ripudio definitivo di Shaitan.

E quando gli angeli dissero:- In verità, o Maryam, Allah ti ha eletta, ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo-” (Sacro Corano, Sura ali-°Imran, 3:42)

Maryan donna e madre, la più pura fra le donne, ci tende una mano, ci ricorda la retta via, la via di coloro che Allah colma di grazie, ci parla di Shaitan il lapidato, ci guida nella fede, ci guida verso la purezza che Lei stessa rappresenta, ci guida alla Pace e come il ponte di Mostar ci indica la strada: l'Unità delle religioni.

Il compito di Noi cavalieri e di Noi fedeli ad Allah è di ascoltare e di recepire la bontà del messaggio soprattutto come comunione fra i popoli per la Pace universale.
Il giudicare la veridicità delle apparizioni spetta a Roma che si è presa il carico di definire ciò che è vero da ciò che sbagliato per i Cristiani, Noi fratelli in Islam abbiamo solo il dovere di accogliere e capire i messaggi basandosi sull'unica chiave che il Profeta (Pace e benedizioni su di Lui), ci ha lasciato per volontà di Allah: il Sacro Corano.


Ponte di Mostar Unità delle Religioni
E Maria, figlia di °Imran, che conservò la sua verginità; insuflammo in lei il Nostro spirito. Attestò la veridicità delle parole del Suo Signore e dei Suoi libri e fu una delle devote” (Sacro Corano, Sura al-Tahrim, 66:12)