lunedì 30 aprile 2012

Abd al-Rahman I



Abd al-Rahman I (731-788) fu emiro della Spagna islamica dal 756-788. Conosciuto come "L'immigrato", stabilì la tradizione della dinastia Omayyade nella penisola iberica.
Nato vicino a Damasco, Siria, Abd al-Rahman I era il figlio del principe omayyade Hisham ibn Muawiya e una concubina dal nome berbero Rah. 

Nel 750 fu uno dei pochi membri della famiglia Omayyade che riuscì a sfuggire alla macellazione perpetuata dagli Abbasidi e, quindi, visto che la discendenza degli Omayyadi si era estinta in Oriente, inizio il Suo cammino verso il mondo occidentale islamico dove stabilì la base del Suo potere.
Accompagnato dal suo liberto Badr, viaggiò in tutto il Nord Africa guadagnando rifugio tra la tribù di Sua madre, berbera del Marocco. Utilizzando questa base, invitò Badr in Spagna per preparare il terreno per le sue ascesa politica.
Il 14 agosto, 755, Abd al-Rahman sbarcò a Almugnecar in Spagna e fu presto riconosciuto come capo dai vari insediamenti di immigrati siriani, ancora fedeli agli Omayyadi. Infine, dopo aver sconfitto l'ultimo governatore della Spagna islamica, Yusuf al-Fihri, entrò nella capitale, Cordova, il 15 maggio, 756, dove fu proclamato emiro nella moschea principale.
La notizia del trionfo di Abd al-Rahman si diffuse rapidamente in tutto il mondo islamico, seminando il terrore nei cuori degli Abbasidi rivali ed allietando le migliaia di sostenitori degli Omayyadi, che presto accorsero in Spagna.
Molte delle relazioni del principe e degli esponenti l'aristocrazia siriana che erano stati allontanati dal potere in Oriente diventarono la nuova crema dell'alta società di Cordova.
Durante il suo regno di 32 anni Abd al-Rahman ha dovuto affrontare numerose rivolte, molte delle quali sostenute dagli abbasidi. Una delle più gravi fu la rivolta del mondo arabo yemenita al-Ala ibn Mugith, che Abd al-Rahman fece decapitare. Dal 768-776 l'emiro fronteggiò una rivolta ancora più grave guidata dal capo berbero Shakya. Più tardi, una coalizione di capi arabi invitarono Carlo Magno in aiuto contro il capo Omayyade.
Il re dei Franchi invano assediò Saragozza nel 778, che resistette anche, grazie alla popolazione Cristiana che preferiva la libertà degli Omayyadi al potere carolingio. Gran  parte dell'esercito carolingio fu spazzato via al Passo di Roncisvalle da un agguato al ritorno in Francia, un episodio raccontato nella Chanson de Roland.
Attraverso la sua politica di attrarre gruppi di interesse contrapposti e affrontare severamente le ribellioni, Abd al-Rahman raggiunse un minimo di stabilità politica. Perfezionò l'organizzazione amministrativa gestita dai Siriani già introdotta all'inizio del secolo e consolidò il governo centralizzato di Cordova, che entro la fine del suo regno cominciò a somigliare a una grande capitale.
Biondo, abitualmente vestito di bianco e cieco da un occhio, fu abile nell'oratoria e nella poesia nonchè nelle arti militari.
Il 30 settembre 788, Abd al-Rahman I morì a Cordova dove aveva dato inizio alla costruzione della grande Moschea terminata nel X secolo.
L'eredità Omayyade rimase viva in occidente, dove segretamente dal mondo cristiano che ne perseguitava i Suoi membri continuò la Sua opera pacifica sino ai tempi moderni.

domenica 29 aprile 2012

Una riflessione sulla Jahad o lotta interiore

Parlare di Jahad intesa: come lotta verso i non-musulmani, addirittura come guerra Santa, come giustificazione anche per atti di suicidio (kamikaze) corrisponde ad una lettura faziosa e falsa del Corano.

"Oh voi che credete, combattete i
miscredenti che vi stanno attorno" (Cor., IX, 123).


Questo versetto della Sura IX è l'origine dell'errore, (o meglio: della manipolazione del Sacro Corano, peccato ben più grave), ma chi ha letto  il Corano sa che Allah definisce  i cristiani ed Ebrei sempre come: "la gente del libro". 
Gli appartenenti alle altre religioni come "i politeisti". 
Per quale motivo in questo versetto la cosa dovrebbe essere diversa? 
per "miscredenti che vi stanno attorno" la Sacra scrittura intende i demoni e le tentazioni che circondano l'anima..., l'espressione "stanno attorno" maggiormente chiarifica il concetto di elementi a noi vicini che circondano l'individuo.
 Ogni musulmano in quanto uomo vive aspetti di miscredenza, la perfezione non è di questo mondo, quindi la lotta alle tentazioni è una lotta contro aspetti di se stessi, contro le miscredenze della propria anima.
Il Corano rispetta sempre "la gente del libro" e non la esclude nemmeno dall'accesso al paradiso, che si raggiunge solo con una vita retta, misericordiosa e giusta. 
Ognuno risponde ad Allah per le proprie azioni ed il proprio comportamento. 


Principi di Cavalleria Islamica


Principi di Cavalleria Islamica:

- Sii buono con tutti i credenti e con tutte le creature
- Ripaga il male con il bene
- Non tenere in conto le cattive azioni del prossimo
- Stai lontano dalla calunnia. Non parlare dei difetti della gente. Parla bene o taci.
- Vai a trovare i tuoi fratelli senza altro motivo che Allah.
- Non criticare i cibi e i doni del creato.
- Onora l'ospite e non sii avaro.
- Raggiungi l'eccellenza del comportamento.
- Coltiva l'intimità con Allah e tra i credenti.
- Conserva i rapporti di amicizia.
- Occupati delle sofferenze e delle angustie dei tuoi fratelli.
- Osserva l'adab a tavola.
- Sii dolce ed indulgente con tutti e riprova solo ciò che è haram.
- Sii paziente con le creature.
- Preferisci i credenti in caso di necessità anche rispetto ai tuoi stessi parenti.
- Condividi i tuoi beni con colui con il quale hai stabilito un patto di fratellanza islamica.
- Sii ospitale e rispettoso con il prossimo.
- Credi in Allah e fai il bene.
- Mantieni il tuo cuore trasparente ed il tuo animo generoso.
- Abbi misericordia del prossimo tuo e cerca di sollevare i deboli.
- Ama i tuoi fratelli in Allah e fagli visita.
- Mantieni la nobiltà di carattere.
- Non crederti importante e non aspettarti ricompensa dalle tue azioni.
- Pentiti veramente e non ricadere più nella stessa buca.
- Ama quelli che Allah ama.
- Perdona le cattive azioni altrui.
- Visita i malati, vai ai funerali, alloggia i viaggiatori.
- Lavora halal per mantenerti.
- Cura la tua vita spirituale almeno quanto quella materiale.
- Rispetta la sacralità del creato.
- Confida in Allah.
- Tratta il prossimo tuo come vorresti essere trattato te stesso.
- Stai lontano da quello che Allah ha vietato più che dalla peste.
- Emigra verso Allah con tutto il tuo cuore senza lasciarti niente indietro.
- Sii sincero con te stesso.
- Ama e solleva i poveri e gli indigenti.
- Mantieni i segreti e non macchiarti di infamia.
- Ricordati che i tuoi beni sono quelli che devolvi per amore di Allah.
- Se digiuni volontariamente e sei invitato spezza il digiuno.
- Sii allegro e conviviale con gli ospiti.
- Sii un portatore di concordia.
- Controlla ciò che dici e ciò che fai e quanto tempo passi fuori della conformità alla legge divina.
- Proteggi i luoghi sacri

In nome di Allah il clemente, il misericordioso.

lunedì 23 aprile 2012

Moschea della Roccia.

Moschea della Roccia in Gerusalemme costruita dal Clan Banu Umayyah.
   Fu finita di costruire nel 691, nell'era dal 9º Califfo, Abd al-Malik ibn Marwan. E' il sito Islamico più importante di Gerusalemme. Sulla Roccia in essa contenuta il profeta (P.B. su di Lui) è asceso ai 7 cieli nel Suo viaggio Isra' e Mi'raj (Cor. XVII) e sulla medesima Roccia il Profeta Ismaele stava per immolare il figlio Isacco.
Uno  dei primi doveri dei membri del Misericordioso Califfato è appunto la difesa della Moschea della Sacra Roccia, il luogo prediletto dalla dinastia Umayyade.

sabato 21 aprile 2012

M.C.O.S.Damasco




Il Misericordioso Califfato Omayyade Sufyani di Damasco è erede della missione del clan Banū Umayya بنو أميةl di Mecca, primi seguaci   del profeta Mohammad (pace e benedizione su di Lui).  Il Clan Omayyade all'origine si oppose al profeta anche con violenza, non comprendendone la Sua illuminazione,  ma  dopo l'incontro di Abū Sufyan con il Profeta nel 630 e la Sua conversione all'Islam accettata con grandissima Misericordia dal Profeta (P.B. su di Lui) il Clan ha difeso la causa dell'Islam nei secoli, portando civiltà, ricchezza e benessere.
Nel 750 Abu Abbas "il sanguinario" uccise Marwan II e sterminò migliaia di Omayyadi, ma non riuscì ad estinguere la discendenza, Abd al-Rahman I scampò all'eccidio e si trasferì in Spagna. In realtà gli Omayyadi proseguirono in segretezza  la loro opera fino ai tempi nostri. 
Il Misericordioso Califfato Omayyade è molto attivo in Europa dove prosegue la Sua via all'Islam pacifica e mistica, i membri del M.C.O.S.D. hanno l'impegno di tenere alto nel mondo il messaggio Coranico evidenziando con esempi di vita retta e virtuosa la strada per la Salvezza eterna.
 Al contrario di quanto viene proclamato dai media occidentali non esiste una Jahad violenta (perseguita da piccoli gruppi estremisti) ma esiste una grande Jahad chiamata a combattere i miscredenti della propria anima, è convertendo se stessi che si semina Pace e Benedizione sul mondo intero.


Chi entra nel Califfato presta un giuramento solenne, e si impegna a seguire una rigida regola di vita, il vero seme per vere converssioni, è vietato il proselitismo

"Dì: "La verità è del Signore" . Creda chi vuole, non creda chi non vuole" Cor. 23° - 62
 
è solo con l'Esempio, le buone azioni, la vita retta, che si illumina il mondo con la  Verità e la misericordia di Allah.


In nome di Allah, il clemente, il misericordioso.